Ammettiamolo: le foto del nostro profilo sui social network (facebook in particolare) sono il meglio del meglio che possiamo dare a una macchina fotografica! E a volte alcune foto non si assomigliano neanche tra loro, tanto abbiamo “spremuto” il nostro lato migliore e catturato la luce giusta.
La foto dello scorso anno al mare, quando pesavamo cinque chili in meno, e quella in cui avevamo i capelli lunghi, e solo dopo averli tagliati ci siamo accorte che stavamo meglio prima, campeggiano ancora tra le nostre immagini del profilo. Mentre la foto del profilo attuale è quella scattata a Natale, quando eravamo truccate e ben pettinate, e la zia ci ha fotografate in primo piano, così da evitare rotoli di grasso sotto al maglione.
Guardiamo dal vivo la nostra migliore amica, castana, con i capelli sempre legati e qualche brufolo, stentando a riconoscerla nella foto Facebook con i capelli ancora biondi e sciolti, e una pelle perfetta, merito di qualche programma di ritocco fotografico.
Cosa ci riporta alla realtà? Su facebook, le foto in cui veniamo taggati, se diamo agli altri questa possibilità. Eccoci lì, seduti su un prato il Primo Maggio, con il sole negli occhi semichiusi, la faccia scottata dal primo sole e mezzo arancio sbucciato in mano! Quelli siamo noi: quelli veri, non quelli perfetti.
Ma le foto migliori sono quelle estemporanee, quelle che non ci aspettavamo, quelle di quando stiamo leggendo un libro seduti in poltrona e non ci accorgiamo del “clic”. Sarebbero quelle le foto da mettere in un qualsiasi profilo di un social network: quelle foto in cui siamo veramente noi. Ma on line la nostra immagine rappresenta ciò che vorremmo essere, il modo in cui ci vediamo, come vogliamo ci vedano gli altri, non come siamo realmente. Quando poi non decidiamo di sostituire la nostra immagine del profilo con la foto di qualche famoso attore o splendida attrice, magari mentre interpretano un ruolo che ci rappresenta nel nostro film preferito. Altre volte lasciamo parlare per noi un disegno, un fumetto, un cartone animato o un bel paesaggio.
Per fortuna esiste la realtà ed è a quella che dobbiamo rendere conto. Perché la realtà virtuale ormai è parte dell’esistenza di molti ma la realtà, quella reale, è la realtà e questo nessuno può cambiario. Essere se stessi alla fine è sempre la migliore cosa. Sì a una foto profilo carina ma sì anche ad essere sempre noi stessi, senza voler sembrare perfetti a tutti i costi. Anche perché possiamo tendere ad esasperare i tratti migliori del nostro aspetto fisico ma quello che siamo dentro è ciò che realmente siamo. E i nostri tratti interiori si ripercuotono sempre su come appariamo: l’espressione del viso, i movimenti, il modo di vestire o il tono della voce ad esempio. Gli occhi sono davvero lo specchio dell’anima. E dal vivo non possiamo fare altro che essere noi.