Più mi guardo intorno e più quello che vedo non mi piace. Certo, ci sono delle eccezioni in positivo ma l’impressione è che i sentimenti contino poco e vengano continuamente calpestati e derisi. Vedo uomini che non si fanno scrupoli a cercarsi ragazzette qua e là, mentre la fidanzata li considera perfetti; vedo donne che ci stanno senza farsi tanti problemi, perché bisogna divertirsi per sentirsi emancipate; vedo che i valori oggi sono qualcosa che viene considerato zero da molte persone.
Di coppie felici se ne vedono ancora, certo. Ma non impegnarsi sembra comunque l’imperativo categorico di questo momento storico. Basta trincerarsi dietro alla mancanza di lavoro, dietro al non poter chiedere un mutuo per la casa, dietro al fatto che la cerimonia per il matrimonio costa e i figli anche. Niente soldi, niente impegno. E in parte è vero. Ma chi ama trova il modo di impegnarsi. Però quanti oggi hanno ancora voglia di costruire qualcosa con un’altra persona? E quanti hanno voglia di onorare per la vita l’impegno preso con qualcuno?
Se hai dei principi, dei sogni, degli ideali, per molti sei un perdente a prescindere. Nessuno può permettersi di giudicare nessuno, è vero. Ma di fronte a certe situazioni provo un potente stato di disagio. Però, intanto, tutti se ne vanno in giro sorridenti. Una bella maschera di sorriso a coprire il dolore o la finta inconsapevolezza di qualcosa che non va, magari proprio l’errore di mettersi sotto i piedi ogni valore. Tutti felici, tutti puliti. Per la serie: “Tradisco qualcuno che mi ama, e allora?”. Oppure: “Preferisco divertirmi piuttosto che prendermi l’impegno di una famiglia, e allora?”. Tutti giustificano tutto. Ma è normale che sia una buona apparenza la maschera di un mondo che va a rotoli? Però mi consolo: per fortuna non è sempre così.