Un libro preso senza pensarci troppo, che si è rivelato una bellissima sorpresa. È “Il peso dei segreti” (Universale Economica Feltrinelli, 2021) di Aki Shimazaki. Si tratta in realtà di cinque libri che formano un’unica grande storia che riguarda diverse generazioni di più famiglie: “Tsubaki” (1999), “Hamaguri” (2000), “Tsubame” (2001), “Wasurenagusa” (2003) e “Hotaru” (2004).
È la storia di tanti personaggi ed è bello vedere quali siano i diversi punti di vista sulle stesse vicende. Non sempre, anzi quasi mai, quello che sembra è ciò che è realmente. Questo libro sembra insegnare, senza dirlo apertamente, che non si dovrebbe mai giudicare. Tanti i segreti, alcuni svelati, altri no. Sembra di leggere un dipinto fatto di brevi pennellate. Frasi brevi, chiare. Scritto in francese e tradotto in italiano ma con un chiaro cuore giapponese. Tutto è semplice, calmo, chiaro; anche nelle situazioni più difficili è come se i personaggi andassero avanti a piccoli passi, indossando un kimono. Tutto è semplice, senza zucchero, dal sapore di riso e tè verde.
La storia scivola dal presente al passato e poi di nuovo indietro, rivelando tutti i retroscena al lettore, ma non a tutti i personaggi. Si attraversano la seconda guerra mondiale, la bomba atomica e il terremoto che nel 1923 distrusse Tokyo e Yokohama, eventi storici che fanno parte della vita di alcun protagonisti. Yukio è Yukiko, fra tutti, sono personaggi cruciali. Ma la mia preferita resta Mariko, una donna povera, che facilmente si può giudicare, non perfetta, certo (ma chi lo è?), che mi ha fatto tenerezza da giovane e da anziana. Non vorrei svelare nulla della trama, bisogna scoprirla passo dopo passo. Sarebbe utile uno schema con i nomi dei personaggi e il grado di parentela. Questo renderebbe più agevole la lettura, però rovinerebbe l’effetto sorpresa. I personaggi arrivano all’improvviso e, leggendo, si capisce di chi si tratti, e se ne scoprono i pensieri e la vita, ma soprattutto i segreti.
Belle le illustrazioni. Utile il glossario con le parole in giapponese.
Una lettura piacevole, interessante da un punto di vista storico e per quanto riguarda la cultura giapponese. Bello. Resta nel cuore.