Il 2020 è stato un anno a dir poco “particolare”. Una mattina mi sono svegliata dopo aver avuto un incubo. Avevo sognato che c’era una pandemia che aveva colpito il mondo e non si poteva uscire di casa. Mi sono svegliata e ricordo di aver pensato: “Meno male, era soltanto un sogno!”. Subito dopo ho realizzato di non averlo solo sognato ma che era quello che stavo vivendo.
Bisogna accettare la realtà che ci si presenta, fare del proprio meglio per risolvere le cose e andare avanti. In molti hanno dato la colpa al 2020, però non credo che sia colpa sua. Anche il 2020 avrà pensato: “Cosa? Una pandemia? Ma stiamo scherzando?”.
È come quando accade qualcosa e si dà la colpa al presidente. In questo caso il capro espiatorio è stato il 2020. Io credo invece che ci siano sempre state epidemie di vario genere nel corso dei secoli e che la globalizzazione e le distanze ridotte in un mondo ricco di tecnologie abbiano portato a una veloce diffusione del Covid 19, causando una pandemia. No, non me ne starò qui a discutere se sia colpa del pipistrello, del laboratorio cinese o degli americani. Non so come sia arrivato questo virus. Quello che so è che bisogna combatterlo e lo stamo facendo. Lo stiamo combattendo come popolazione mondiale, tutti insieme. Forse questo virus, che certo non posso considerare positivo, qualcosa di buono lo ha fatto: ci ha fatto realizzare di essere tutti parte dello stesso mondo, noi siamo i terrestri, gli umani, una popolazione sola.
Saluto il 2020 che ha fatto del suo meglio, lasciandoci negli ultimi giorni che aveva a disposizione con un vaccino. Una speranza. E sono sicura che il 2021 raccoglierà il testimone e continuerà per la strada delle cure e della vittoria sul Covid 19.
Ed è questo che mi porterò nel 2021: la speranza, insieme a coloro a cui voglio bene.
Auguro a tutti una buona chiusura del 2020 e un buon inizio del 2021. Quest’anno niente festeggiamenti in grande per Capodanno. Staremo tutti a casa, in pochi, a brindare al nuovo anno.
Ciao, 2020! Benvenuto, 2021!