Un libro che fa più che riflettere sulla società di oggi “La mediocrazia” (2017) di Alain Deneault. Grazie all’editore Neri Pozza per questo interessantissimo invio. Un libro che ho letto, meditato e sottolineato.
Non si parla soltanto di mediocrazia ma anche di università, terzo mondo e aiuti umanitari, politica, cultura e molto altro. Non tutto è come sembra e purtroppo tutto gira intorno all’interesse. In pochi governano le cose. Gli altri, la maggior parte, vengono relegati nella mediocrazia: non devono essere degli sciocchi ma neanche dei geni. L’importante è che siano pedine utili e facilmente manovrabili. Un libro scritto con un linguaggio forbito che vi aprirà gli occhi sul mondo in cui vivete e sulla vostra stessa vita.
Il tema della mediocrazia viene affrontato soprattutto all’inizio del libro, poi gli argomenti cominciano a spaziare. Ad esempio, si parla della cultura e degli artisti. “L’arte per l’amore dell’arte” non sembra esistere più al giorno d’oggi: lo scopo dell’arte è vendere. E gli artisti vengono usati da chi li ha appoggiati nel loro cammino.
Numerose le citazioni e i nomi e cognomi di chi ha il potere ad alti livelli e non compare mai.
Interessante il paragrafo sulla televisione, considerata una finestra sul mondo che mostra volti noti che diventano, per gli spettatori, familiari. Ma non tutto è come appare… La televisione non è un mezzo di aggregazione ma di disgregazione: tutti a guardare la stessa cosa ma isolati dagli altri.
La soluzione a un mondo sbagliato compare nell’ultimo paragrafo, in cui si raccomanda di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Si auspica di rompere con il passato per dare vita a una nuova generazione che sarà migliore. Non credo sia così facile… Comunque, vale la pena tentare.