Da bambini aspettavamo con ansia questo momento: la mattina del giorno dell’Epifania o della Befana. Andare di corsa davanti al camino o sotto l’albero di Natale per conoscere il verdetto: dolcetti o carbone. In alcuni casi, un po’ di entrambi.
C’è una filastrocca nel mio libro “Nel mondo delle Quadrobambole” che racconta proprio della Befana mentre sceglie, con l’aiuto di un calderone, a quali bimbi portare i dolci e a quali il carbone.
Lo scorso anno mi è stata regalata una calza della Befana con dentro una montagna di dolcetti (dovevo essere stata buona!). 😉 Tra questi c’erano i Frizzy Pazzy! Li adoravo alle scuole elementari: una polverina che friggeva sulla lingua, prima di trasformarsi in gomma da masticare. Un ricordo dell’infanzia, un regalo speciale. Una di quelle cose che non si possono proprio mangiare. La bustina dei Frizzy Pazzy è ancora lì, integra, a ricordarmi di quando, da bambina, lasciavo scivolare la polverina sulla mia lingua per sentirla raggrumarsi e diventare gomma americana. Per ricordarmi che quella era una specialità, una prelibatezza per noi bambini di quell’epoca. Per ricordarmi che sono stata anch’io bambina. Per ricordarmi quanto mi piacessero i dolci, soprattutto quelli che portava la Befana, che avevano tutto un altro sapore! 😉
Buona Befana a tutti! 🙂