Un giallo avvincente, intrigante, il ritmo è cadenzato come per una camminata in montagna. Infatti è tra Valdiluce e Valnera che si svolge l’indagine dell’ispettore Marzio Santoni contenuta nel libro “Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco” di Franco Matteucci (Newton Compton Editori). In libreria dal 17 marzo 2016.
Visto che si tratta di una femmina di orso, forse nel titolo si sarebbe dovuto scrivere “dell’orsa uccisa”.
Si poteva evitare l’errore ripetuto “almeno che” invece di “a meno che”. “Tutti avevano con sé” è errato, si dice “tutti avevano con loro”, e anche in seguito vengono confusi “sé” e “loro”. Quelli degli animali non sono “cadaveri” ma “carcasse”. “Ah, saperlo”, invece di “a saperlo”. Qualche errore di battitura.
L’odore delle pagine è ottimo: leggermente pungente, come se racchiudesse una punta di limone.
Di seguito, qualche anticipazione sulla trama.
L’inizio è di una tristezza infinita: un’orsa viene trovata avvelenata in un bosco e a poca distanza sono morti per la stessa causa anche i suoi tre cuccioli. L’ispettore Marzio Santoni, detto Lupo Bianco, indaga.
Incredibile! Gli orsi scrivono! Lasciano messaggi sui tronchi per indicare, ad esempio, pericoli o presenza di cibo. Gli animali non smettono mai di stupirci!
L’ispettore Santoni ha l’abitudine di cenare con un bicchiere di latte caldo insieme a pane, burro e marmellata di mirtilli. A me ha fatto venire fame! E così, nel corso della lettura, ho fatto una merenda ispirata alla cena di Lupo Bianco: tisana al miele, limone e zenzero, accompagnata da fette biscottate spalmate di burro e crema di marroni! Finora solo Dickens e “Lo Hobbit” di Tolkien mi avevano fatto venire fame.
I nomi dei luoghi sembrano quelli di una favola; sono teneri e ispirati all persona che li porta i nomignoli che gli abitanti di Valdiluce si danno tra loro, come il boscaiolo detto “Gnomo” che è vestito come tale.
La montagna è al centro di tutto: un luogo magico di notte e di giorno, soprattutto con la neve. Panorami mozzafiato, un lupo che compare all’improvviso e un albero gigantesco accanto a una magica fonte che si dice allunghi la vita.
E poi una inaspettata sorpresa: la dottoressa Guardì, una veterinaria, lascia a Lupo per qualche giorno il suo animale… Di che animale si tratta? Non ci penso proprio a rovinarvi la sorpresa! E sarà anche in buona compagnia, visto che di animali particolari ne tiene in casa alcuni anche l’ispettore Santoni. Però la dottoressa lo batte!
Intanto avvengono altre morti. Andando avanti nella lettura, la storia prende il via e il passo diventa più svelto: la curiosità impedisce di lasciare le pagine! Colpi di scena e indizi mi hanno incollata al libro.
Un piccolo universo montano che vive della magia della montagna, dei suoi odori, dei suoi sapori, è la montagna a scandire la vita di tutti… E saranno proprio gli elfi, involontariamente, ad aver scatenato tutto…