Il giardino dell’anima

Ho letto su Facebook di un’incontro alla Biblioteca “Peppino Impastato” di Poggio Mirteto (RI) in cui si parlava di giardini interiori. L’incontro prendeva spunto dal libro “Di che giardino sei?” di Duccio Demetrio. Era pane per i miei denti. E sono andata. Ieri. In compagnia di mia madre. Non immaginavamo un così piacevole pomeriggio!   L’idea, nata dalla bibliotecaria Lauradaniela Tusa, è quella di fare una serie di incontri in primavera attraverso i quali ricostruire il giardino interiore legato all’infanzia di ognuno, per scrivere la propria autobiografia. L’ho trovato un progetto interessante. Soprattutto perché amo la scrittura a mano e userei carta e penna per raccontarmi. Sarebbe anche interessante avvicinarsi al giardino in senso letterale, mettendo effettivamente le mani nella terra. E io questo lo faccio già!

Ogni partecipante ha poi scelto una delle immagini di giardini disposte su un piccolo tavolo, tratte dal libro “Di che giardino sei?”: tutti quadri meravigliosi. Nel libro ognuna era legata a una descrizione che riguardava chi era andato a sceglierla. Tutte erano calzanti!  Vi dico soltanto che l’immagine scelta da me rappresentava una serra: un luogo in cui vengono selezionate e tenute a riposo svariate piante dalle origini più disparate. Mi ci sono rispecchiata immediatamente: la mia serra sono i miei libri scritti e da scrivere, in stallo, quasi in stampa, da correggere, da terminare, filastrocche, poesie, favole, racconti, romanzi, testi scritti a mano, sullo smartphone o con il portatile, favole, filastrocche, racconti, poesie! 

Spero davvero che questo progetto di una serie di incontri si realizzi, credo si rivelerebbe una bella esperienza umana e di scrittura. Ogni partecipante ha ricevuto un regalo molto carino: un quadernino rilegato con copertina in carta fatta a mano! A me ne è toccato uno rosa: delizioso! A crearli è stata Mariangela Pietraforte, e magari si farà anche un laboratorio guidato da lei per realizzare dei quaderni. Mi piacerebbe imparare a farli. Ebbene: è stato un bel pomeriggio, ricco di idee e spunti, e di due progetti che spero troveranno la luce.

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