Pensieri su… “Il vampiro” di Aleksej K. Tolstoj

Questa volta nel titolo del post ho specificato il nome dell’autore, perché “Il vampiro” è anche il titolo di un racconto breve di John William Polidori (citato tra l’altro all’inizio di questo libro) pubblicato nel 1819, mentre in questo caso si tratta del racconto “Il vampiro” di Aleksej Konstantinovič Tolstoj, scritto e pubblicato nel 1841.

Ho trovato una copia di questo libro in una bancarella di libri usati e… l’ho letta in parte anche al mare! Qualche anno fa avevo scritto un articolo per Il Tempo dal titolo “Ferragosto col vampiro” e quest’anno mi sono ritrovata in spiaggia proprio con un libro sui vampiri! Un libro che, all’epoca di questo articolo, non conoscevo ancora. Strano a dirsi ma, sempre al mare, durante una vacanza di tanti anni fa, lessi “Dracula” di Bram Stoker, romanzo del 1897.

Ma torniamo a noi. L’autore del breve racconto “Il vampiro” è Aleksej K. Tolstoj, lontano cugino del più celebre Lev Tolstoj.

La storia è avvincente e singolare: il protagonista incontra dei presunti vampiri e poi un fantasma! Ho pensato fosse un po’ esagerato. Ma poi la trama s’infittisce e anche la presenza del fantasma acquista un suo perché. E i colpi di scena non sono finiti…

Interessante la prefazione di Vladimir Sergeevič Solov’ev, filosofo, critico e poeta, del 1899; prefazione che ho letto solo dopo aver finito il racconto, per evitare anticipazioni. In questa storia siamo di fronte a quello che viene definito “fantastico genuino”, cioè che “non appare mai, come dire, in forma ‘scoperta’”.

È sicuramente un racconto da leggere: avvincente, scritto con grazia, ricco di immagini e accadimenti, trasporta il lettore di corsa verso il finale, alla ricerca di spiegazioni e nel tentativo di rimettere insieme il puzzle! Semplice, ben congegnata, davvero una lettura da non perdere!

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