Uno, nessuno e centomila

Siamo uno, siamo noi stessi. Per qualcuno non siamo nessuno. E ogni persona che abbiamo intorno e non ci conosce bene ci vede in un modo diverso, ci classifica in modo diverso. Lo fanno anche le persone più vicine ma diciamo che l’equazione è questa: più le persone ci conoscono da vicino, più si avvicinano a comprendere la nostra vera essenza; meno ci conoscono e più ci faranno rientrare in stereotipi e luoghi comuni.
Una stessa persona può essere un apprezzato libero professionista, il nonno di un’amica, il signore che porta il cane a passeggio tutti i pomeriggi e un caro amico, oltre che un sostenitore del partito avverso, uno snob e un cliente abituale del bar con le slot machine. Ed è proprio questo il punto: alcuni ci inquadrano positivamente, altri negativamente. Ma una persona è mille cose, è un mondo intero. E a volte la visione di due persone su una terza possono non coincidere o addirittura cozzare. Perché? Perché non dobbiamo mettere in conto soltanto le qualità e le caratteristiche del soggetto in questione ma anche la personalità e la visione di chi guarda e giudica.

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