Ho trovato “L’uomo della domenica” (Mondadori 2011) di Thomas Kanger tanto tempo fa in una bancarella di libri usati. Il libro era praticamente nuovo, addirittura incellofanato. L’odore è molto particolare e mi è piaciuto subito. E poi adoro i gialli svedesi! In parte ho letto questo libro in spiaggia e devo dire che è veramente avvincente.
La storia si svolge tra la Svezia e la Norvegia. C’è una poliziotta, Elina Wiik, che vuole risolvere un vecchio caso irrisolto del suo capo andato in pensione e malato: l’omicidio di Ylva Malmberg e la misteriosa scomparsa di sua figlia. Elina è convinta che il padre della bambina e l’assassino siano la stessa persona, o almeno lo spera, perché ha poco tempo e, scoprendo chi è il padre, spera di trovare anche chi ha ucciso Ylva. E di scoprire cosa sia successo alla bambina.
La poliziotta viene ostacolata dal suo attuale superiore, che la vorrebbe lontana da casi eclatanti e più attenta al lavoro di tutti i giorni, e addirittura fuori dalla sezione omicidi. Ma tra burocrazia e dispetti, colleghi amici e direzione centrale, Elina va dritta per la sua strada e continua a seguire il caso. Solo che le restano pochi giorni per farlo, perché dopo 25 anni l’omicidio di Ylva Malmberg cadrà in prescrizione.
Parallela di svolge la vita confusa di una ragazza sola al mondo, sulle tracce dei suoi veri genitori… La giovane arriverà fino in Norvegia insieme a un suo amico, con pochi soldi, una vecchia auto, una tenda da campeggio e un coraggio che dovrà trovare dentro di sé.
Finché le due storie si incroceranno e ognuna delle due donne troverà quello che cercava l’altra.
Il finale è scandito da un accenno di sovrannaturale. In qualche modo Ylva era entrata in contatto con Elina…
La trama è intricata e molto chiara. In ogni momento si parteggia per Elina, sperando in un cavillo, in un dettaglio, in un nuovo spunto che possa portarla avanti. Anche se non tutto va sempre come si vorrebbe.
Un bel thriller ambientato in Scandinavia.