Mercatino dell’artigianato: sole, caldo, sassi dipinti, pupazzi realizzati con la stoffa, braccialetti… E io che cosa vado a comprare? Libri usati!
A volte penso: ma è corretto leggere un libro usato, che quindi dev’essere stato letto almeno da una persona, invece di dare attenzioni a un libro nuovo nuovo che aspetta solo di essere aperto? Pensieri da lettore…
I libri nuovi sanno di nuovo e conservano il loro odore originario, ogni casa editrice o a volte ogni libro di una casa editrice, ne ha uno diverso. Ma i libri usati hanno spesso perso il loro odore originario oppure hanno preso quello dolciastro che accompagna la carta ingiallita, che a me piace tanto!
Nei libri usati si trova spesso scritto il nome del proprietario, oppure c’è una dedica, alcuni sono evidenziati o sottolineati a matita. Al mercatino, ne avevo trovato uno con un nome scritto a penna sulla prima pagina e il prezzo che era stato coperto con l’adesivo di una grande catena di librerie. Ho pensato: il libro è stato sicuramente regalato, visto che avevano coperto il prezzo, e il destinatario deve averci scritto sopra il suo nome, segno di apprezzamento; poi però magari non gli è piaciuto il libro e lo ha dato via. Chissà se è questa la verità?
Insomma, adoro i libri usati! E ne ho fatto scorta la mattina al mercatino! Poi, tornando il pomeriggio ho preso anche “Il vampiro” di Aleksey K. Tolstoj, che ha intralciato la mia lettura di “L’arco e la farfalla”! 🙂 Però non ho potuto resistere… La copertina azzurra è stranamente sporca di marrone e non sono riuscita a pulirla. Quando l’ho visto, ho pensato subito a “Il vampiro” di John William Polidori, che con mia sorpresa viene citato tra le prime pagine! Non potevo non portarlo con me! Farà compagnia anche a “Dracula” di Bram Stoker! 😉
Ogni libro usato ha una sua personale storia che va ad aggiungersi a quella raccontata nel libro stesso. Dovremmo sempre chiedergliela… Il libro, a modo suo, ce la fa conoscere. Un libro usato è un libro adulto che sa cosa vuol dire viaggiare in treno oppure un anziano che ne ha viste e sentite tante, mentre quello appena uscito è ancora un bebè. E ogni copia ha un suo perché e una sua piccola storia da raccontare, oltre a quella che porta con sé.