Pensieri su… “La modista”

“La modista” (Garzanti 2008) di Andrea Vitali è un libro che mi è capitato per caso: stava per essere buttato ma sono arrivata in tempo!

Una miriade di personaggi si muove a Bellano, a cominciare dai militari della piccola caserma dei carabinieri (che ne conta solo tre). Poi c’è la bella modista, sfortunata in amore, che spera in un buon matrimonio per fare la signora. Non poteva mancare il giornalista del paese, ricco di famiglia e che lavora per divertimento, che vive con l’anziana madre, una cuoca è una cameriera. Tre ladruncoli di zona, il sindaco, i dipendenti comunali, le sorelle farmaciste, il parroco.

Elencati uno dopo l’altro sembra di non poterli ricordare ma la stesura di questo libro, che li introduce pian piano uno, permette di imparare a conoscerli senza mai confonderli.

Un romanzo corale che intreccia le vite di tutti, anche quelle esistenze che fino alla pagina prima sembrava non avessero nulla in comune…

Non esiste una vera e propria trama. Si parte da un furto in comune, che sembra quasi un pretesto per cominciare a far intrecciare le vite di tutti: il maresciallo Accadi invaghito della modista Anna Montani, il sindaco che non si decide a far aggiustare i bagni della caserma, i ladri e le loro avventure… E poi via, verso un intreccio di vite e situazioni che si incastrano alla perfezione. Mentre la vita scorre con accadimenti sempre nuovi, fraintendimenti e bugie.

Simpatico il punto in cui ci si chiede se dei fatti del paese ne sappiano di più i carabinieri o i giornalisti.

I capitoli sono brevi e si leggono in maniera molto scorrevole. Il libro è ricco di dialoghi, che spesso si alternano a frasi dal discorso indiretto. Poi riprendono le virgolette.

C’è anche un articolo scritto dal giornalista del paese, un articolo che oggi non si scriverebbe più così. L’autore sembra dare giudizi propri e metterci la sua opinione. Un pezzo lontano dall’oggettività, pur descrivendo i fatti. Oggi non si scriverebbe più così.