Ho incontrato Goliarda Sapienza per caso, se il caso esiste. Senza che fosse programmato mi sono ritrovata a Gaeta, dove a lei è dedicata una piazza. Impossibile dimenticare questo nome così singolare. Qualche giorno dopo, con questo nome ancora fresco nella mente, sono andata in libreria. Una libreria di quelle grandi, a due piani, e ho vagato senza metà per seguire l’intuito che mi ha portata a fermarmi di colpo davanti a uno scaffale e a guardare in basso. “Lettera aperta” di Goliarda Sapienza era lì appoggiato. Aspettava me. Un’edizione Einaudi del 2017 dal profumo intenso.
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