Segnalibri vincenti!

Sono risultata tra i primi cento finalisti dei quasi mille partecipanti al concorso indetto da Edizioni NPE che prevedeva la realizzazione di alcuni segnalibri. Non me l’aspettavo assolutamente!

Nell’e-mail che ho ricevuto c’era scritto: “Essendo tra i primi 100 vuol dire che avete fatto un ottimo lavoro e vi esortiamo a partecipare ancora in futuro, perché la prossima potrebbe essere la volta buona!”

Vorrei ringraziare NPE – Nicola Pesce Editore per aver apprezzato i miei segnalibri e per avermi regalato un buono da spendere nel loro sito edizioninpe.it.

Ed ecco il mio bottino di fumetti:

– “Detective Smullo – Mi sa che ho ucciso l’Uomo Ragno” (2014) di Davide La Rosa e Fabrizio Di Nicola

– “Questa è una storia di fantasmi” (2016) di Spampino

– “Commenti memorabili” (2015) di Fabrizio Biasibetti

Non vedo l’ora di leggerli!

Pensieri su… “Il diavolo in corpo”

“Il diavolo in corpo” di Raymond Radiguet è un altro di quei libri che non avrei mai immaginato di leggere. L’ho trovato in una bancarella di libri usati insieme ad altri libri, dai quali ho scoperto solo in seguito che erano stati realizzati altrettanti film. Dal libro di Radiguet infatti è stato liberamente tratto il film “Diavolo in corpo” di Marco Bellocchio (1986), che non ho visto.

Ho apprezzato molto il contributo “Racconto di un traduttore d’occasione” di Francesca Sanvitale, che ha tradotto questo romanzo in italiano nell’edizione l’Unità/ Einaudi del 1989, quella che ho letto. Un contributo che vi consiglio di leggere per quanto riguarda sia la traduzione di questo romanzo, che il processo traduttivo in generale.

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Pensieri su… “La casa dei meravigliosi tramonti”

Ho pensato per una volta di cambiare genere e ho letto “La casa dei meravigliosi tramonti” (pubblicato a maggio 2018) di Heidi Swain. Ringrazio Newton Compton editori per questo invio di un genere che non è tra i miei preferiti, ma non mi va di trincerarmi dietro horror e thriller.

È un libro che mi ha fatto compagnia anche al mare e ci ho messo un po’ di tempo a leggerlo, non essendo il mio genere. La storia, comunque non mi ha entusiasmata. È l’eterno triangolo di una donna contesa tra due uomini.

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Pensieri su… “La signora Miniver”

Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla lettura di “La signora Miniver” di Jan Struther.

Ero a una bancarella di libri usati con mia madre e stavo scegliendo dei libri: quattro a 2 euro e ne ho ricevuto un quinto in regalo! Dovendo arrivare a quattro libri, ho chiesto consiglio. E lei si è entusiasmata vedendo una copia di “La signora Miniver”. Aveva visto una serie a puntate che ne raccontava le simpatiche avventure. Sul web ho letto che ne è stato tratto anche un film ma drammatico, del 1942, diretto da William Wyle. Io non l’avevo mai sentita nominare. Mia madre ricordava la storia e si trattava di una sorta di commedia. Mi sono fidata e ho preso il libro. E ho fatto bene.

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Pensieri su… “I doni della vita”

“I doni della vita” di Irène Némirovsky è un libro che mi ha davvero sorpresa. Stranamente i libri che mi capitano per caso sono quelli che mi piacciono di più. In questa occasione, questo volumetto stava per essere buttato! Già! Ma io l’ho preso con me e non credo che me ne separerò. È anche una prima edizione datata 2010. C’è anche una dedica destinata alla proprietaria originaria, che potrà riavere il libro quando vuole, se mi promette di trattarlo bene e di non abbandonarlo più. Ma ormai credo che abbia trovato una casa con me.

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Pensieri su… “Diario (quasi segreto) di un prof.”

Per la prima volta non ho voglia di recensire un libro. Proprio così. Quello che vorrei è andare oltre, scrivere le mie esperienze e le mie impressioni, grazie agli spunti e alle riflessioni dell’autore. Sì, perché il “Diario (quasi segreto) di un Prof.” (Edizioni San Paolo 2017) si legge in un soffio e resta nel cuore. E fa riflettere su tanti temi legati alla scuola e non solo.

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Nuovi libri usati!

Nuovi libri usati! Un vero affare anche questa volta in una bancarella di libri usati!

Ed ecco il mio bottino!

– “La signora Miniver” di Jan Struther;

– “Il ponte sul fiume Kwai” di Pierre Boulle;

– “Poesie” di Emily Dickinson;

– “Il diavolo in corpo” di Raimond Radiguet;

– “Il processo” di Kafka, con l’introduzione di Primo Levi.

Adoro le poesie di Emily Dickinson!

E, senza farci caso, ho scelto quattro romanzi da cui sono stati tratti dei film!

Sono soddisfatta!