Pensieri su… “La ragazza perfetta”

“La ragazza perfetta” di Gilly Macmillan è un thriller pubblicato da Newton Compton Editori e uscito il 6 ottobre 2016. Mi è stato gentilmente inviato a sorpresa dalla casa editrice per l’iniziativa “Club dei lettori”, visto che sono un’appassionata di thriller.

Ho lasciato questa foto del libro, anche se è un po’ scura, perché era stata particolarmente apprezzata su Facebook.

Ma torniamo a noi. Questo libro dovrebbe essere un semplice thriller ma in raltà nasconde molto di più. La trama è intricata. Una giovane donna, Zoe, commette un terribile crimine: non volendo, uccide delle persone in un incidente d’auto che la vedeva alla guida. Però sua madre Maria si rifà una vita e Zoe la segue nella “famiglia della seconda occasione”. Solo che non tutto è come appare. Zoe non era la ragazza perfetta nella famiglia perfetta, quando lei e la mamma vivevano alla fattoria con suo padre. E in questa seconda famiglia dalle apparenze impeccabili, la vita di ognuno nasconde dei segreti. Ma quali? 

La scintilla che fa partire la miccia è un concerto che Zoe darà insieme al suo fratellastro. Da quel momento, le vite di tutti cambieranno. Ad aiutare Zoe ci saranno l’amata zia Tess e l’avvocato Sam, che l’aveva seguita durante il processo. Ma anche loro nascondono dei segreti.

Un libro incalzante dalla scrittura scorrevole. Ma dietro al semplice thriller si nascondo anche temi importanti in situazioni che dovrebbero farvi riflettere: il bullismo e la violenza domestica.

Un libro davvero ben confezionato, che ogni volta che smetterete di leggerlo vi lascerà con la curiosità di sapere cosa succede dopo. Il tutto, raccontato a turno in prima persona e al presente indicativo dai singoli protagonisti.

Il finale è inaspettato.

Pensieri su… “È questo l’Islam che fa paura”

L’avevo già puntato quando è uscito “È questo l’Islam che fa paura” (Bompiani 2015) di Tahar Ben Jelloun, poi me lo sono ritrovato in una bancarella di libri usati ed era come dirmi: “Prendimi! Prendimi!”. 

Un dialogo tra padre e figlia con domande semplici da parte della figlia ma profonde, e risposte precise e articolate del padre. Nomi e cognomi, colpe e responsabilità in una situazione mondiale difficile per quanto riguarda i rapporti con l’Islam.

Il punto è sempre lo stesso: integrare i giovani francesi di origini nordafricane. Quei giovani che non sentono di avere un’identità definita, uno scopo nella vita e finiscono per trovare un punto di riferimento nel terrorismo.

Nella prima parte siamo di fronte a un dialogo. Poi l’autore, anche giornalista, raccoglie le sue idee e i suoi articoli per continuare una riflessione spesso ridondante. Lui stesso ammette che i concetti a volte si ripetono ma questa ripetizione non mi è dispiaciuta affatto. Come si dice: repetita iuvant. L’autore spiega che la religione islamica non è negativa e il terrorismo non ne è parte. Però molti giovani si sono appoggiati a questa religione, dietro la quale alcuni hanno nascosto il terrorismo, e la frittata è stata fatta. 

Nella seconda parte, dopo il dialogo con la figlia, ci sono molti riferimenti alla storia recente e alla primavera araba. Interessante. La scrittura molto scorrevole. Qualche errore di battitura. Un libro leggero e profondo, ricco di riferimenti alla storia recente. 

La soluzione? Integrare i giovani francesi figli di immigrati. La strada è lunga e pare non sia ancora stata intrapresa.

Pensieri su… “L’abbazia dei cento inganni”

Libro nuovo, segnalibro nuovo! Cosa volere di più?

“L’abbazia dei cento inganni” di Marcello Simoni (Newton Compton Editori) è uscito il 23 giugno 2016. Io l’ho ricevuto per posta il 20, in anteprima, per il “Club dei lettori” e sono stata felicissima. È un thriller che mi incuriosiva molto. Si tratta del terzo volume della Codice Millenarius Saga. Non ho letto i romanzi precedenti ma questo è un libro che si può leggere anche da solo. Mi sono persa giusto qualche dettaglio che faceva riferimento ai libri precedenti.

Vorrei spendere due parole sul segnalibro che mi è arrivato da Anna Rita Palmieri, che gestisce la pagina “Appunti di una giovane reader” è il relativo blog. Il segnalibro è spettacolare realizzato a mano! È stata davvero bravissima! E la ringrazio ancora! Mi è stato inviato per un’iniziativa a catena organizzata dalla pagina Facebook “La Libridinosa”: ognuno inviava un segnalibro a una persona stabilite e ne riceveva un altro. Dovremmo organizzarle di più simpatiche catene così!

Ma torniamo a noi. Il libro comincia il 7 gennaio 1349: il 7 gennaio, il giorno del mio compleanno! Una storia piena di intrighi in cui i personaggi appartenenti alla Chiesa cattolica appaiono cattivi e bramosi di potere. Sono loro a creare intrighi e nascondere segreti. Ma non solo. Anche il nobile Maynard e il giovane Gualtiero nascondono un segreto: proteggono il Lapis Exilii. Ma loro sono i buoni.

Ogni personaggio si muove tra le maglie dell’intrigo per salvare se stesso e le persone che ama, oppure per scoprire o proteggere il segreto intorno al Lapis Exilii. Cos’è e dov’è nascosto? 

Il Cardinale Bertrand du Pouget vuole a tutti i costi averlo e Maynard è deciso a non parlare. Per questo viene coinvolto in un intrigo che riguarda alcune minacce alla famiglia d’Este. Viene chiesto il suo aiuto ma è solo una scusa per controllarlo. E alla fine Maynard finisce in prigione, sotto la mira dell’Inquisizione. Ma non è solo: sua sorella Eudeline, ex monaca che ha vestito di nuovo gli abiti secolari, proverà a salvarlo. Protagonista anche Isabeau, l’innamorata di Gualtiero, un’abile ladra.

Una storia che incastra perfettamente ogni capitolo e ogni capitolo è un nuovo tassello, un nuovo mattone in questo muro perfetto di intrighi e soluzioni, segreti e svelamenti.

Devo dire che questo non è esattamente il mio genere ma il libro si legge scorrevolmente. Pensavo fosse meno curato, più “commerciale” e invece sono stata piacevolmente sorpresa dalla prosa di Simoni. Sembra di essere davvero saltati indietro di qualche secolo, ritrovando espressioni e termini arcaici. Però la trama e i personaggi risultano magicamente attuali. Potrebbero essere eroi e cattivi dei nostri tempi. Forse l’unica critica potrebbe essere proprio questa: c’è una distinzione troppo netta tra buoni e cattivi, e i cattivi appartengono per la maggior parte alla Chiesa. Una distinzione, a mio avviso, un po’ troppo netta.

Capitoli molto brevi; alla fine di ognuno, si resta con la curiosità di sapere cosa sta per succedere in quello successivo.

L’odore e la copertina nera mi ricordano “Black Friars” di Virginia de Winter. Anche l’atmosfera del libro mi ha fatto subito pensare a “Black Friars”: cappucci, tuniche, cacciatori di lupi… Un’epoca lontana che appare magicamente attuale. Solo che il libro della de Winter l’ho lasciato a metà: troppo melenso per i miei gusti e tutti troppo belli.

All’inizio il libro di Simoni mi incuriosiva. Poi la lettura è diventata un po’ pesante. Gli ultimi capitoli invece sono incalzanti, con tanti colpi di scena uno dopo l’altro! Come andrà a finire? Maynard riuscirà a salvarsi dall’Inquisizione e a salvare il Lapis Exilii? 

Da leggere, per chi ama i romanzi con una base storica.

Appena arrivato “Natale su tutti i piani” di Marie-Aude Murail

Non potrò mai ringraziare adeguatamente Camelozampa per i meravigliosi volumi per bambini che mi ha inviato! Proprio oggi è arrivato “Natale su tutti i piani” (Camelozampa 2016) di Marie-Aude Murail, con le illustrazioni di Boiry. E non riesco a trattenermi: le illustrazioni sono meravigliose! Sembra di entrare in un altro mondo solo a sfogliarle casualmente, come ho fatto io appena ricevuto il libro. Grazie di cuore all’editore per questo prezioso regalo! Comincio a leggere…

Di seguito la trama:
Fa freddo a Parigi, in questo dicembre 1843. Per il piccolo Hugues, che è malato, è forse l’ultimo Natale. Il più bel regalo che la sua sorella maggiore potrebbe fargli sarebbe di insegnargli a leggere. Ma, ecco, Jeanne non sa leggere nemmeno lei. Oh, se solo possedesse un libro, un libro soltanto, riuscirebbe a penetrare il segreto delle parole! Di libri ce ne sono tanti, dai ricchi vicini dove Jeanne lavora come sarta. Cosa succederebbe se ne rubasse uno?
Un delizioso racconto natalizio dalle atmosfere dickensiane, un omaggio all’amore per la lettura.

Pensieri su… “Ghost story”

“Ghost story” di Peter Straub (Tascabili Bompiani 2013), con un’introduzione di Edoardo Nesi e una presentazione di Stephen King. Un’edizione dalla carta sottile e le pagine stondate. Ho trovato questa copia usata in fila con altri libri in una bancarella di libri usati. Era proprio lì, davanti alla fila, e l’ho notata subito.

Che dire? Un libro incredibile, difficile da raccontare per chi non l’ha letto. È come un puzzle e il lettore non riesce subito a mettere insieme tutti i pezzi, anche se ogni dettaglio si ricombina perfettamente con il resto della storia.

La traduzione non sempre mi è piaciuta, ci sono imprecisioni, refusi ed errori, il più eclatante è il classico “la palma della mano”. Una pagina è stata stampata due volte e la storia non si ricombina in quel punto, quindi credo che manchi una pagina al racconto.

Tanti personaggi, tanti particolari ma mi sono rimasti tutti facilmente in mente, come se li conoscessi già. Ogni personaggio è unico e interessante. 

I personaggi sono numerosi. I protagonisti principali sono quattro anziani, quattro uomini che hanno formato quella che tutti conoscono come la Chowder Society. Ma nascondono un segreto avvolto nel passato di tanti anni prima. E poi tante misteriose donne che compaiono a distanza di anni, diverse ma in qualche modo uguali. La storia si svolge in America, in una cittadina chiamata Milburn. Un posto tranquillo, finché esseri cattivi non ci arrivano. Fondamentali per la buona riuscita di un’inaspettata impresa contro creature malvagie saranno Peter, un ragazzo, e Don, lo scrittore che apre questo libro con una parte della storia che appare senza senso ma che alla fine della narrazione sarà comprensibile. 

Perdonatemi lo spoiler che segue. Solo una cosa non mi è chiara: i fratelli Bate erano tre: due maschi e una femmina. Che fine ha fatto la ragazza? Pensavo che fosse lei la donna dai mille volti della storia. Invece, se ne va e sparisce nel passato. 

Ho temuto fino alla fine che potessero vincere i “cattivi”, che cercano di convincere i protagonisti di essere inferiori a loro e destinati alla sconfitta, ma alla fine il bene trionfa. Chi sono i cattivi? O, meglio, cosa sono i cattivi? Bella domanda. Un libro da leggere. 

Ben arrivato, “Zagazoo” di Quentin Blake!

Sorpresissima di Camelozampa: “Zagazoo” di Quentin Blake! Bellissime le illustrazioni di questo capolavoro per i più piccoli finalmente in Italia! Non vedo l’ora di leggerlo!

Intanto vi lascio la trama:

Una storia spiritosa e commovente sull’arrivo di un bambino, la crescita, la vita.

Da quando il postino ha portato uno strano pacchetto, la vita di George e Bella è stravolta! Dentro c’è Zagazoo, un’adorabile creaturina rosa. Che un giorno, però, si trasforma in un avvoltoio urlante. Poi in un elefante che rovescia ogni cosa. A volte diventa un cinghiale, altre un drago sputafuoco o un pipistrello. E alla fine, una creatura coperta di peli che non smette più di crescere! Ma un giorno…

Ne approfitto anche per fare gli auguri alla casa editrice che festeggia 5 anni di attività!

Pensieri su… “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”

Una storia dolce, triste, delicata e commovente. È la “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepúlveda (Salani 2016). 

Un libro per grandi e piccini che consiglio di leggere a tutti. Una fiaba universale che ci parla di amore, affetto, famiglia, la famiglia formata dalla gabbianella Fortunata, dal gatto nero Zorba e dagli altri gatti che si sono presi cura di lei. Una storia che ci parla anche degli errori degli esseri umani, a cominciare dal petrolio riversato in mare che ha ucciso la povera mamma della gabbianella; passando poi per la crudeltà di tenere gli animali in gabbia e del poco rispetto che noi esseri umani mostriamo verso gli animali e la natura.

Mi hanno colpita alcune frasi.

Una piccola verità ce la dice il gatto Colonnello: “Disgraziatamente gli umani sono imprevedibili. Spesso con le migliori intenzioni causano i danni peggiori”.

E poi il discorso del gatto Zorba alla gabbianella: “…abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”.

Un’altra frecciatina verso noi umani, quando il gatto pensa di andare a parlare con un umano. Cosa avrebbero fatto con un gatto parlante? Sicuramente lo avrebbero rinchiuso in una gabbia per sottoporlo a ogni genere di stupidi esami, perché in genere gli esseri umani sono incapaci di accettare che un essere diverso da loro li capisca e cerchi di farsi capire.

E poi la frase che tutti conoscono, pronunciata sempre dal gatto Zorba: “Vola solo chi osa farlo”.

Un inno al rispetto della natura e dei mari, all’affetto tra esseri diversi ma abitanti tutti della Terra, una voce di speranza che ci sprona ad osare e a volare.

La fine dell’estate (1992-2015)

Cari tutti, è uscito il mio romanzo breve “La fine dell’estate (1992-2015)” edito da LFA Publisher. È un libro che permette di fare un viaggio nel tempo, in una lontana estate degli Anni Novanta. E trasporterà il lettore anche nell’estate del 2015 a San Vito Lo Capo, in Sicilia.

“La fine dell’estate (1992 – 2015)” è scritto in prima persona da un’adulta che ricorda un’estate in cui era una ragazzina e assisteva alle vicende di alcuni adolescenti, tra i quali sua sorella. Si parla degli ultimi giorni di agosto di un’estate al mare e del punto di vista dei ragazzi, che vivono in un mondo che spesso è sconosciuto agli adulti. Amore, amicizia, pettegolezzi estivi e la vita invernale dietro l’angolo. Un romanzo di piacevole lettura anche per gli adulti, che ricorderanno quanto piccole cose sembrino insormontabili a quell’età. Ci sono brevi passaggi di una presente estate adulta, diametralmente opposta a quella vissuta in adolescenza. Riflessioni, digressioni, paure e speranze di una bambina di undici anni, in contrapposizione con l’io adulto della narrazione. Un diario tra ieri e oggi, che racconta di un mondo in cui le notizie fluivano senza Facebook e Twitter, senza internet e senza cellulari.

Devo ringraziare la LFA Publisher per aver creduto in me e in questo libro. È una casa editrice formata da persone meravigliose, gentilissime e con una grande professionalità. E per questo li ringrazio. Il mio sogno di pubblicare questo romanzo breve si è finalmente avverato. Lo trovate in tutti gli store on line e nei Mondadori Store.

Pensieri su… “La ragazza fantasma”


“La ragazza fantasma” di Sophie Kinsella (Mondadori 2009). Trovato in una bancarella di libri usati e letto tutto d’un fiato.

Breve digressione. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, non sono una fan della saga “I love shopping”. Ho letto il primo, carino ma non entusiasmante, non mi sono per niente affezionata alla protagonista che, anzi, mi dava vagamente sui nervi. Ho provato a leggere “I love shopping a New York” in eBook ma l’ho lasciato a metà. Non fa proprio per me. Carino invece “Sai tenere un segreto?”, una lettura leggera e piacevole che però non ha lasciato il segno. Insomma, una scrittrice di “commedie romantiche” che però non mi ha mai entusiasmata. 

Poi è uscito “La ragazza fantasma” e la trama mi ha subito intrigata. Però non ero abbastanza motivata ad acquistare il libro. Gli anni sono passati e all’improvviso, da una bancarella di libri usati che non doveva esserci quel giorno, ho visto occhieggiare “La ragazza fantasma”. La sovracopertina è appena rovinata ma il libro, a copertina rigida, è a posto. Letto in tre giorni. Qualche imprecisione nella traduzione (tipo l’incomprensibile “ti stessi facendo su”) ma il testo è scorrevole.

Al funerale della prozia Sadie, morta a centocinque anni, Lara vede una ragazza che cerca disperatamente la sua collana ed è l’unica che riesca a vederla. Così comincia un’avventura incredibile alla ricerca di quella collana. Una collana di perle di vetro gialle dalla forma allungata e strass, con un ciondolo a forma di libellula. Ma le cose non sono così semplici come potrebbero sembrare. La ricerca della collana svelerà dei segreti. La trama si snoda pezzo dopo pezzo e diventa sempre più complicata, finché Lara non scopre la verità. Continui colpi di scena, piccole pazzie, litigi e ingiustizie da affrontare e superare. Ma Lara è ostinata, instintiva, con un forte senso della giustizia e buona. E la ricerca della collana cambierà in positivo anche la sua vita. Non poteva mancare una storia d’amore in questa storia ma è il rapporto tra queste due donne speciali il centro del romanzo. E la vera protagonista è Sadie.

Vi dico soltanto che ho adorato Sadie, la ragazza fantasma. O, meglio, come recita il titolo in lingua originale: la ragazza degli Anni Venti (“Twenties Girl”). La protagonista, Lara, è simpatica, ma Sadie è meravigliosa. Non perfetta. Ma meravigliosamente se stessa. Decisa, sensibile ma nascosta dietro l’orgoglio, un po’ snob e bellissima. Questa è la storia di un’amicizia, di un affetto vero che va oltre la parentela e l’età. Perché Sadie ha sempre avuto ventitré anni nel cuore. 

Da leggere.

Pensieri su… “Amicizie magiche”

“Amicizie magiche” di Silvia Brindisi (Gruppo Albatros Il Filo 2015). Ho visto la pagina “Amicizie magiche” per caso, su Facebook, e questo libro mi ha incuriosita subito. Trovate in questo blog anche la chiacchierata che ho fatto con l’autrice.

Tutto è bello e perfetto in questo mondo, non ci sono cattivi e i problemi sono irrisori. Forse proprio per questo manca un intreccio vero e proprio in molti di questi brevissimi racconti. Le fiabe iniziali sono soltanto descrittive, mentre nelle ultime storie, dove un minimo d’intreccio c’è, la trama risulta alquanto lineare, i problemi si risolvono con uno schiocco di dita. I dialoghi sono quasi assenti. Bisognava lavorarci un po’ di più. 

“Gli” si usa soltanto per indicare “a lui”, quando si vuole dire “a lei” si dice “le”. Lo sottolineo, perché è stato sbagliato diverse volte. Qualche refuso.

L’autrice scrive molte frasi ad effetto, che restano impresse, consigli per la vita tutti votati all’amicizia e all’importanza della famiglia. Messaggi positivi rivolti direttamente ai bambini. Ma questa è la conclusione, serve una trama più articolata in ogni fiaba ad avvalorare queste tesi.

Il linguaggio semplice è adatto ai bambini. I disegni sono delicati.

Molto carina la descrizione del signor Autunno, con le foglie in testa, la barba lunga e il pigiama blu. Mi pare di vederlo! È un’immagine che scalda il cuore. Il signor Autunno, che ama le castagne, è proprio simpatico! Bella la principessa Primavera, col suo abito fatto di fiori. Sembra di sentirne il profumo. Tanta fantasia, tanto colore.

Numerosi personaggi popolano le pagine di questo libricino: animali, principesse, fate e folletti! È un mondo davvero magico, semplice e buono quello di Silvia. Un mondo che vorrei l’autrice approfondisse.

Consiglio all’autrice di continuare a scrivere per i bambini e di regalare loro fiabe più lunghe, con trame più articolate e dialoghi. E, magari, anche qualche cattivo!