Salmone veloce

 
Nuova delizia culinaria del nostro Ratatouille romano!

Per tre persone
Tempo: mezz’ora

Difficoltà: facile

 

Ingredienti:

3 fette di salmone

1 uovo intero

Mezzo bicchiere di miele

Olio E.V.O.

Sale

Origano

Erba cipollina

 

Preparazione:

Tagliare tre fettine fine di salmone.

Mettere in una padella mezzo bicchiere di olio E.V.O.

Dopo aver raggiunto la temperatura di circa 130° disporre le fettine nella padella e lasciar cuocere la prima parte delle fettine per circa cinque minuti.

Nel frattempo sbattere e salare con una presa un uovo.

Se il miele non è abbastanza liquido, scioglierlo a bagnomaria.

Girare le fette di salmone, abbassare la fiamma del fornello e colare su ognuna delle fette un terzo del mezzo bicchiere di miele.

Disporre su ognuna di queste un cucchiaino di origano e di erba cipollina tritati.

Su ognuna delle fette colare delicatamente un terzo dell’uovo sbattuto.

Non importa se in principio colerà sulla padella. Avrà tempo per rapprendersi e formare un bel disegno sulla fettina e intorno ad essa che sa di rustico.

Salare con una piccola presa l’uovo sopra le fette.  Dopo circa cinque minuti togliere le fettine dalla padella.

In questa possiamo saltare della pasta corta già cotta o friggere delle fettine di pane finissime rendendole croccanti al sapore di salmone sulle quali adagiare le fettine di salmone… In questo caso abbiamo aggiunto dei gamberetti cotti in padella.

Il contorno secondo i gusti.

Servire caldo.

Al Vostro appetito una buona soddisfazione!

Fegato impanato

 
Grazie al nostro Ratatouille romano che oggi ci delizia con un altro piatto da leccarsi i baffi!

Per quattro persone

Tempo di macerazione: cinque ore

Tempi di preparazione: 1 ora e mezza

Difficoltà: media


Ingredienti:

Quattro fette di fegato

Quattro fettine di pancetta

Due bicchieri di vino bianco

Olio E.V.O. q.b.

Farina q.b.

Pane grattato q.b.

Succo di mezzo limone

Origano q.b.

Prezzemolo q.b.

Sale

Preparazione:

Lavare bene le fette di fegato in modo da eliminare quanto più sangue possibile.

In una ciotola di ceramica porre a macerare le fette di fegato, il vino e il succo del mezzo limone per cinque ore.  Battere due uova intere aggiungendo una presa di sale.

In due piatti distinti mettere la farina, preferibilmente setacciata e soffice, e il pane grattato.

Preparare quattro fettine di pancetta battendole leggermente fino a farle diventare finissime.

Stendere le fette di fegato, salarle con una presa di sale per parte.

Porre sopra queste le fettine di pancetta premendo per farle aderire bene alla carne.

Stendere sopra le fette, dalla parte della pancetta, due prese di origano tritato e due prese di prezzemolo tritato. Vanno bene anche se prelevati dalle boccette in commercio. Premere sempre sulle fette per amalgamare gli odori il più possibile alle carni.

Infarinare le fette di fegato così preparate. Pressarle bene nella farina e lasciarle riposare circa venti minuti.    Passare le fette nelle uova sbattute e ricoprirle subito con il pane grattato.    Se la pancetta comunque tenderà a staccarsi, si potrà fermare sulla fetta con uno steccone.  Lasciare riposare per un quarto d’ora. Nel frattempo in una padella adeguata versare olio E.V.O. nella quantità tipica del fritto e portarlo a temperatura (oltre i 150°).

Porre le fette nella padella e, dopo la prima scottatura delle due parti delle fette, abbassare della metà il fornello e lasciare cuocere fino a che le fettine siano ben rosolate.      Se si volesse aggiungere una nota di condimento togliere le fette di fegato dalla padella e nella stessa porre due pomodori rossi spellati, tagliati a cubetti e con tutto il loro succo. Cuocerli per non più di cinque minuti nello stesso olio di cottura delle fette di fegato e versarli sopra e intorno alle fette di fegato già impiattate senza bagnarle con l’olio di cottura, ma solo intorno con un po’ di sughetto.  Si può guarnire la pietanza con purè a base di noce moscata e con del formaggio tenero dolce leggermente scaldato alla fiamma. Sopra potete aggiungere dell’album è cotto in padella, come nella foto.

Al Vostro appetito una buona soddisfazione!

Minestrone “free hand”

 

Nuova ricetta del nostro Ratatouille romano, un piatto caldo e invitante per un pranzo leggero!

Per tre persone
Difficoltà media (per il procedimento)

Tempo: tre quarti d’ora

 

INGREDIENTI:

Pane a cubetti

Radicchio

Funghi porcini

Guanciale stagionato

Porro

Sedano

Brodo granulare

Formaggino

Sgombro sott’olio

Vino

Olio EVO

Sale

Seguire le indicazioni della preparazione.

Preparazione:

Tagliare due fette di pane di circa 25 cm, da una pagnotta casereccia, spesse poco più di un centimetro. Tagliandole per il lungo e poi per il largo, formare dei cubetti della dimensione di poco più di un centimetro di lato.

Porre i cubetti soli in un tegame abbastanza largo e alto circa otto centimetri.

Attivare il fornello a medio regime e lasciare abbrustolire i cubetti finché acquistino un colore molto ambrato tendente al marrone, ovviamente senza bruciarli, rimescolandoli periodicamente.

Di un radicchio medio prenderne la metà e tagliarlo a fette sottili per il largo, eliminando il torsolo centrale.

Sfaldare le fettine con le mani ottenendo dei bastoncini frastagliati. Riporli in una ciotola di ceramica (non di metallo).

Se non lo si è ancora fatto, mescolare subito i cubetti di pane…

Nel frattempo tagliare il guanciale a cubetti di mezzo centimetro in quantità di un bicchiere circa. Mettere da parte.

Tagliare tre o quattro girelle di porro spesse un centimetro e tritarle finemente. Mettere da parte.

Un gambo di sedano va diviso in quattro parti per il lungo e ritagliato a cubetti simili al guanciale. Mettere da parte.

Mettere sul fuoco una pentola media quasi colma d’acqua. Quando inizierà il bollo inserire due o tre cucchiaini di brodo granulare e lasciare cuocere per circa dieci minuti.

Quando i cubetti di pane saranno pronti, metterli in una grande ciotola di ceramica.

Inserire nel tegame i cubetti di guanciale. Lasciare rosolare bene.

Togliere il guanciale e amalgamarlo con i cubetti di pane nella ciotola innaffiando con un bicchiere di vino bianco.

Mettere il radicchio nel tegame e lasciare cuocere a basso regime aggiungendo tre prese si sale solamente e coprendo il tegame con un coperchio più piccolo tale da toccare la verdura.

Anche in questo caso il radicchio va rimescolato spesso finché sarà appassito rilasciando la sua acqua di costituzione. Si noterà che il volume del radicchio, apparentemente abbondante, diminuirà drasticamente.

Nel frattempo si potranno scegliere tre funghi porcini relativamente piccoli e pulirli, ovvero prelevarne quattro da una confezione. Tagliarli in modo da averne a pezzettini o a cubetti simili al guanciale. Mettere da parte.

Porre il radicchio appassito nella ciotola insieme ai cubetti di pane. Aggiungere un altro cucchiaio di vino bianco. Aggiungere due presine di sale. Mescolare fino ad amalgamare il tutto e lasciare riposare.

Nella nostra pentola mettere il porro tritato e il sedano. Lasciare cuocere a fuoco medio per dieci minuti coprendo la pentola.

Aggiungere un bicchiere di brodo e inserire i funghi porcini.

Lasciare cuocere per altri dieci minuti.

Aggiungere il formaggino spezzettato sulla superficie del tegame.

Aggiungere mezzo bicchiere di brodo.

Triturare mezza scatolina di sgombro sott’olio e inserirlo nel tegame.

Cuocere finché il formaggino non sarà più distinguibile.

A questo punto aggiungere nel tegame il composto di pane, guanciale e radicchio che erano nella ciotola grande.

Colmare il tegame con il brodo in modo tale che il minestrone non dovrà risultare molto acquoso.

Far cuocere per altri cinque minuti.

Versare il tutto nella ciotola capiente dove avevamo messo i cubetti di pane, il guanciale e il radicchio.

Mescolare delicatamente aggiungendo poco per volta mezzo bicchiere di olio.

Servire ben caldo.

Al Vostro appetito una buona soddisfazione!

 

Salvapranzo

 
Il nostro Ratatouille romano presenta il Salvapranzo!

Per tre persone

Tempo: 45 minuti

Difficoltà: facile

Ingredienti:

1 Barattolo di mais da 300g.

½ barattolo di funghi misti

6 patate novelle piccole

Cotica di maiale

200 gr. di pomodoro a pezzi

3 fettine di salame piccante

3 fettine di salame normale

Burro

Sale

Preparazione:

Improntare delle listarelle di cotica di maiale di poco spessore, con un po’ di prosciutto ancora attaccato, della lunghezza di circa tre centimetri e larghe mezzo. La quantità deve coprire per tutta la circonferenza la padella da 25 cm da usare.

Versare in un pentolino le cotiche tagliate, versare acqua coprendole di poco e portare al bollo. Rimboccare continuamente non appena l’acqua perde di livello. Questo per ammorbidire la cotica stessa.

Nel frattempo lavare bene le patatine e, senza sbucciarle, tagliarle a fettine circolari. Farle ammorbidire in un pentolino quasi colmo d’acqua aggiungendo due prese di sale.

Nella padella da 25 cm mettere 200 gr. di pomodoro a pezzi. Cuocere per dieci minuti circa e, spegnendo il fornello, aggiungere mescolando il mais. Aggiungere tre noci di burro e lasciare riposare.

(Ricordare di rimboccare l’acqua delle cotiche).

Tagliare il salame piccante e il salame normale e dividere le fettine in strisce di mezzo centimetro circa.

Quando le cotiche, dopo circa mezz’ora, saranno molto ammorbidite, aggiungere acqua coprendole per un centimetro e raggiungere il bollo.

Inserire nella padella le cotiche con tutto il liquido.

Inserire le listarelle dei salami.

Accendere il fornello e continuare la cottura.

Mescolare con cura.

Dopo circa dieci minuti versare i funghi e lasciar cuocere per altri dieci minuti.

Spegnere e mescolare con cura.

Servire caldissimo.

 

Al Vostro appetito una buona soddisfazione!

Cappelletti verdi

 Questa è una delle ricette che preferisco dell’ormai noto Ratatouille romano che riempie questa rubrica di cucina! 

Per quattro persone

Tempo: 45 minuti

Difficoltà: facile


Ingredienti:

Cappelletti ​500 gr.

Bieta ​​20 foglie senza gambi

Maionese​ 2 cucchiai

Aglio​​ 2 spicchi

Menta​​ mezzo cucchiaio

Limone ​​succo mezzo cucchiaio

Burro ​​una noce

Olio E.V.O.​ q.b.

Sale ​​q.b.


Preparazione:

Dividere le foglie di bieta dai gambi.

Lavare le foglie di bieta e tritarle grossolanamente.

Lasciarle bollire per 10 minuti in acqua con gli spicchi di aglio; salare adeguatamente.

Scolare le foglie bollite conservando l’acqua nella pila dove si dovranno cuocere i cappelletti.

Mettere le foglie scolate e i due spicchi di aglio in un recipiente adatto, aggiungere la noce di burro, l’olio (indicativamente due terzi di bicchiere da pasto) e con un pimer (frullatore manuale elettrico) triturare fino ad ottenere una salsa semiliquida.

Aggiungere alla salsa la maionese, la menta, il succo di limone e mescolare delicatamente con un mestolino di legno fino ad ottenere una salsa di consistenza setosa.

Cuocere i cappelletti nell’acqua conservata della bieta aggiungendone altra in modo da avere acqua sufficiente per la cottura della pasta.

In una ciotola da portata immettere la metà della salsa.

Scolare, a cottura avvenuta, i cappelletti e metterli nella ciotola.

Finire di mettere la salsa rimanente nella ciotola e mescolare il tutto aggiungendo, facoltativamente, ogni tanto del parmigiano senza esagerare.  Servire caldo.

Al Vostro appetito una buona soddisfazione.

Funghi in pane

Cominciamo l’anno con una nuova ricetta del nostro Ratatouille romano!

Per quattro persone

Tempo: mezz’ora

Difficoltà: facile

Ingredienti:

Funghi​​ 12 champignon o equivalenti

Pane grattato​ quattro cucchiai

Cipolla​​ mezza

Aglio​​ uno spicchio

Maionese​ due cucchiai

Origano​ q.b.

Olio E.V.O.​vq.b.

Sale​​ q.b.

Vino​​ bianco secco q.b.

Preparazione:

In una ciotolina di ceramica porre la maionese e due cucchiai di olio. Mescolare fino ad ottenere una crema abbastanza densa e setosa. Spolverare con un po’ di origano e lasciare riposare.

Lavare, pulire, spellare i funghi e tagliarli a fettine sottilissime. Esistono confezioni già preparate.

Ridurre la mezza cipolla in fili sottili.

Ferire lo spicchio d’aglio.

In una padella porre la cipolla in fili con mezzo bicchiere di olio e lo spicchio d’aglio.

Fare soffriggere badando a togliere lo spicchio d’aglio prima che annerisca.

Quando la cipolla avrà rilasciato i suoi aromi e sapori, aggiungere i funghi e un bicchiere di vino.

Aggiungere sale quanto basta.

Mescolare delicatamente fino al rilascio completo dell’alcol.

Quando i funghi saranno abbastanza asciugati del liquido, aggiungere i quattro cucchiai di pane grattato e mescolare molto delicatamente, ma abbastanza velocemente (oppure agitare la padella dal basso in alto per chi è pratico) per tostare in maniera omogenea il pane grattato.

Spegnere il fornello. Aggiungere un cucchiaio di origano tagliato molto finemente se fresco; può essere usato anche quello già pronto in boccette. Continuare a mescolare.

In una ciotola di ceramica adeguata porre la metà della crema di maionese precedentemente preparata.

Versare il contenuto della padella coi funghi. Aggiungere l’altra metà della maionese e mescolare delicatamente per ottenere una distribuzione uniforme della crema.

Se il composto dovesse risultare troppo asciutto si può aggiungere del burro fuso in quantità adeguata.

Impiattare caldo o tiepido.

È ammessa una lieve spolverata di parmigiano.

Al Vostro appetito una buona soddisfazione!

Crostata all’amaretto

  Due ottime crostate (credetemi, io le ho assaggiate) preparate dal nostro Ratatouille romano! Assaggiandole, ho subito notato che la pasta aveva un sapore particolare… E così mi ha spiegato qual è il segreto, l’ingrediente speciale: aggiungete alla pasta per due crostate mezzo bicchiere di liquore amaretto! Se ne fate una sola, la quantità sarà ovviamente la metà di mezzo bicchiere. Un piccolo trucco che renderà le vostre crostate irresistibili!