Amici in cinque minuti!

È facile farsi amico qualcuno: basta dargli ragione. Assecondare qualcuno è il miglior modo per non litigarci mai. Bastano cinque minuti passati ad annuire con la testa e la nostra presunta amicizia è consolidata. Ma quella non è vera amicizia. Un vero amico ti dice quando sbagli, a costo di litigare con te, anche a rischio di rovinarla l’amicizia; ma se fosse tale, certo non si rovinerebbe se uno dei due amici dicesse all’altro che sta sbagliando.

Le piccole cose

Sono le piccole cose a tenere unite le persone. Lo sguardo dolce di una madre, la mano di un amico su una spalla, il sorriso di un figlio verso il padre, il bacio di due fidanzati che si salutano prima di rivedersi il giorno dopo. Sono le piccole cose a tenere unite le persone. Quelle piccole cose che, se mancano, si finisce per rinfacciarsi per tutta la vita.

Coerenza

È vero che solo lo stolto non cambia mai idea. Il saggio invece lo fa, ma credo non diverse volte all’interno dello stesso discorso, né penso che di punto in bianco rinunci a tutti i suoi ideali!
Vi è mai capitato di veder cambiare una persona sotto i vostri occhi e solo per convenienza? Conoscete una persona e questa si professa per anni in un modo. È tutta d’un pezzo, ci si può sempre contare, è affidabile, credete di conoscerla. Poi un giorno la convenienza incrocia la sua strada. Ed eccola lì la persona cara, a rimangiarsi pezzo per pezzo tutto quello che vi ha detto per anni. Perché in fondo cos’è la correttezza? Cos’è l’educazione? Cos’è il buonsenso? Cos’è l’amicizia? Perché parteggiare sempre per l’onestà? Cos’è la coerenza? Ci vuole così poco a cambiare bandiera! E quella della convenienza la danno gratis.

La vetrina della perfezione

Non so se vi è mai capitato ma ci sono persone che usano Facebook come vetrina di una vita perfetta che non hanno.

Foto di serate danzanti, abiti alla moda, bevande con ghiaccio e cannucce, amore incondizionato per la loro dolce metà, ecc. Insomma, una vetrina perfetta di una vita perfetta.

Poi le incontrate per caso: hanno appena perso il lavoro e cercano di non spendere troppi soldi in uscite, bevute e cose inutili. Ma allora, tutto quello che vedete su Facebook? E quell’amore così profondo, allora, sarà vero o solo la sciocca apparenza di una relazione incrinata? Sì, perché quegli sguardi strani che avete notato di disapprovazione la dicono lunga… Li sentite lamentarsi, arrabbiarsi, li vedete disperati, tristi e incerti sul futuro.

Ma su Facebook? Volti sorridenti e commenti positivi!

Più che l’altra metà della mela, il rovescio della medaglia!

Non esiste l’altra metà della mela: non esiste un uomo che sia esattamente la nostra metà. Nessuno è perfetto, tantomeno rappresenta l’altra persona come una precisa metà che la rispecchi perfettamente. Detto questo, possiamo trovare qualcuno che sia a noi in qualche modo complementare, diverso, contrario ma che ci completi; qualcuno che sia quello che non siamo, che faccia quello che non facciamo, che ami quello che non amiamo. Insomma, la persona che ci sta accanto è qualcuno che ci somiglia e che non ci somiglia, qualcuno che la veda come noi e che non la veda come noi, qualcuno che ci insegni quello che non sappiamo e che a sua volta impari da noi. Quindi, più che parlare dell’altra metà della mela, direi che è l’altra faccia della medaglia.

Uno, nessuno e centomila

Siamo uno, siamo noi stessi. Per qualcuno non siamo nessuno. E ogni persona che abbiamo intorno e non ci conosce bene ci vede in un modo diverso, ci classifica in modo diverso. Lo fanno anche le persone più vicine ma diciamo che l’equazione è questa: più le persone ci conoscono da vicino, più si avvicinano a comprendere la nostra vera essenza; meno ci conoscono e più ci faranno rientrare in stereotipi e luoghi comuni.
Una stessa persona può essere un apprezzato libero professionista, il nonno di un’amica, il signore che porta il cane a passeggio tutti i pomeriggi e un caro amico, oltre che un sostenitore del partito avverso, uno snob e un cliente abituale del bar con le slot machine. Ed è proprio questo il punto: alcuni ci inquadrano positivamente, altri negativamente. Ma una persona è mille cose, è un mondo intero. E a volte la visione di due persone su una terza possono non coincidere o addirittura cozzare. Perché? Perché non dobbiamo mettere in conto soltanto le qualità e le caratteristiche del soggetto in questione ma anche la personalità e la visione di chi guarda e giudica.

A due voci

Siamo fatti a due voci. Abbiamo dentro due voci. Una è quella che ci fa capire l’esito più probabile di una situazione, un esito che spesso può non incontrare il nostro favore. L’altra è quella che rappresenta la nostra speranza o la nostra paura. Ed è spesso quest’ultima quella che grida più forte.