Scrittura e creatività a Farfa

Cotta e mangiata: sabato 11 febbraio dalle 16 alle 18 sarò a Farfa (Fara in Sabina – Rieti) a via di Porta Montopoli, 2 per parlare di “Scrittura e creatività”. L’incontro è stato promosso dall’Associazione onlus Borgo di Farfa nella sala dov’è allestita la mostra fotografica “Foto della Sabina”. Sarà l’occasione per parlare della creatività e dell’ispirazione ma anche di scrittura a mano e conoscenza della lingua italiana. E siccome siamo nel periodo di Carnevale, ogni bambino presente riceverà il mio disegno di una maschera da colorare a casa, ritagliare e indossare. Alla fine dell’incontro, resterò per firmare le copie dei miei libri e scrivere una dedica personale.

Questo appuntamento vuole essere l’occasione per instaurare un dialogo con grandi e piccini sulla scrittura, la lettura e la creatività. Presenterò ai più piccoli il mondo delle Quadrobambole, i personaggi protagonisti delle mie favole e del romanzo. Ho sempre pensato che scrivere per i bambini sia più impegnativo che scrivere per gli adulti. Ma per scrivere bisogna anche avere delle basi linguistiche solide. E queste basi devono arrivare dai primi momenti in cui si impara una lingua. Scrivere a mano aiuta molto nell’apprendimento. Si parlerà anche della lettera, redatta recentemente da 600 docenti universitari e indirizzata a governo e parlamento, sulle carenze linguistiche degli studenti universitari. La lettura può aiutare molto nel migliorare la lingua.

Doveva essere la presentazione di un libro: è diventata una conferenza! Ma sarà l’occasione di parlare con i presenti di creatività, scrittura e lettura, e anche dei miei libri.

Il mio primo firmacopie

C’è sempre una prima volta e quello del 14 febbraio 2017 sarà il mio primo firmacopie! Vi aspetto insieme al mio ultimo libro “La fine dell’estate (1992-2015)” edito da LFA Publisher dalle 12 alle 17 alla Libreria Mondadori di via Piave, 18 a Roma. 

Cos’è un firmacopie? Ve lo spiego, visto che mi è stato chiesto dopo che ho postato l’evento su Facebook. La libreria offre allo scrittore uno spazio per qualche ora e chiunque può avvicinarsi per conoscere il libro e l’autore, magari acquistando una copia con dedica. È un’idea molto carina secondo me. Non c’è l’ufficialità di una presentazione e ci si sente più liberi. E si ha anche più tempo a disposizione.

Perché proprio il giorno di San Valentino?Perché  il mio nuovo libro racconta di due estati vissute dalla protagonista: una ambientata nel presente del 2015, mentre ricorda una recente vacanza in Sicilia, a San Vito Lo Capo; l’altra è l’estate che ha vissuto nel 1992 da ragazzina, senza cellulari, né internet, ed è stata testimone della storia d’amore tra due adolescenti sul litorale romano. Tutto si svolge nel periodo che ogni anno segna inesorabile la fine dell’estate. E San Valentino mi è sembrato proprio il giorno adatto per presentarvi questo mio nuovo amico di carta e inchiostro.

Tra le mani “L’aviatore delle fiabe”


Un libro di racconti per bambini che contiene anche il mio: il volume s’intitola “L’aviatore delle fiabe” (MonteGrappa Edizioni 2016). Tra le numerose storie c’è anche la mia “Il castello dei fiori d’arancio”, ambientata nel mondo delle Quadrobambole.

Il libro mi è arrivato per posta qualche giorno fa, insieme all’attestato che mi identifica come finalista della prima edizione del concorso nazionale di favole “L’aviatore delle fiabe”. Mi ha fatto piacere. 

E così si aggiunge un altro tassello al mio mondo quadrettato.

Vita da blogger – Incontri con l’editore

Difficile descrivere in poche parole la bella giornata passata il 13 gennaio presso la casa editrice Newton Compton a Roma. Ho potuto parlare con tante persone amanti della lettura e conoscere in anteprima molti libri in uscita della casa editrice. 

Tra le numerose novità letterarie della Newton Compton, ecco quelle che mi hanno interessata maggiormente.


“Madame Claudel è in un mare di guai” di Aurélie Valognes. In uscita il 9 marzo 2017. È la storia dell’anziano burbero Ferdinand Brun, di 83 anni, che sarà costretto ad accettate l’aiuto della sua vicina, madame Claudel, che di anni ne ha 93. A scalfire il muro che lo circonda sarà Juliette, la figlia dei vicini.


“Fellside – La prigioniera” di M.R. Carey. Jess si sveglia in ospedale piena di ustioni e viene accusata di aver appiccato lei l’incendio che l’ha mandata in ospedale. Non ricorda niente e finisce in prigione. Finché non le appare il fantasma del bambino morto nell’incidente…


“La ragazza nel giardino del tè” di Janet Mac Leod Trotter. L’India, l’Inghilterra, gli anni Trenta, la Seconda Guerra Mondiale: è la vita dell’indiana Adela Robson.


“La donna della porta accanto” di Mel Sherratt. Un interessante thriller.


“Una coppia quasi perfetta”, thriller di Nina Sadowski. Ellie Larrabee ha una vita perfetta, finché scopre che suo marito ha un oscuro passato…

Mi hanno interessata anche il thriller “Era una famiglia tranquilla” di Jenny Blackurst (uscito il 12 gennaio 2017) e “Amore, zucchero e caffè” di Daniela Sacerdoti (in uscita il 19 gennaio 2017). E poi hanno attratto la mia curiosità altri tre volumi: “Alla scoperta dei segreti perduti della Sicilia” (novembre 2016) di Clara Serretta, “La macchina del tempo – L’isola del dottor Moreau” di H.G. Wells (gennaio 2017) e “Il misterioso caso di Charles Dexter Ward” (gennaio 2017) di Lovecraft.

Non finirò mai di leggere!

Il caffè della Befana

Lo lasciavamo la sera sul tavolo della cucina il caffè della Befana. E la mattina era stato bevuto! Ho sempre avuto un rapporto speciale con la Befana. Appena passato Babbo Natale, scrivevo di corsa una letterina anche a lei. E questa adorabile vecchina, a differenza di Babbo Natale, mi rispondeva! Le sue erano lunghe lettere con tanti disegnini.

La mia bisnonna mi raccontava di quando la Befana le faceva visita. Sua madre diceva a lei e ai suoi fratelli di nascondersi sotto al tavolo prima che arrivasse, altrimenti non sarebbe venuta, vedendo lì i bambini. Da sotto al tavolo lei e suoi fratelli non videro mai le gambe della Befana ma la sentirono parlare con la mamma. Una vecchina che chiacchierava con la loro mamma e lasciava in dono arance e mandarini. La mia bisnonna mi raccontava spesso questa storia quando ero piccola. E io ne ero affascinata.

Per me la Befana passava due volte: a casa  mia e in quella dei nonni che vivevano poco lontano. Due calze piene di dolci! La cosa che mi piaceva di più da bambina (e che amo ancora oggi) è il carbone dolce.

Una figura somigliante a quella di una strega, che vola a cavallo della sua fidata scopa, povera e buona. Mi sembra di vederla, con il fazzoletto sulla testa e lo scialle nero, il vestito di lana rattoppato e le calze pesanti. Una nonnina che fa sorridere i bambini con le sue leccornie.

Sarà per questo bel rapporto con la Befana che l’ho ritrovata anche nel mondo delle Quadrobambole, in compagnia della scopa Erminia e del gatto Nero!

La leggenda della Befana racconta che i Re Magi, seguendo la stella cometa per portare i loro doni a Gesù, bussarono alla casa di una vecchina per chiedere informazioni. L’anziana signora non seppe indicare loro la strada e si rifiutò di accompagnarli, perché aveva da fare. I Re Magi ripartirono ma poco dopo l’anziana signora cambiò idea: sarebbe andata con loro. Ma non riuscì a trovarli e cominciò a viaggiare, lasciando doni a tutti i bambini che incontrava, nella speranza di trovare il bambino Gesù.

Buona Epifania!