Un mondo di auguri alle mamme felici,
A quelle che al burro aggiungon le alici,
A quelle che vanno ogni sera in palestra,
Che hanno in cucina una stretta finestra,
Auguri alle mamme già stanche al mattino,
Che sempre sorridono al loro bambino,
Auguri alle mamme che vanno a lavoro,
Che non hanno tempo di avere ristoro,
Felice giornata alle mamme all’antica,
Che sanno distinguere rucola e ortica,
Auguri alle mamme, perché han fantasia,
Vicine, lontane e anche alla mia.
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Cos’è successo – Qualcuno ha rubato la mia casella Gmail
In molti mi hanno chiesto cosa sia successo. C’è chi mi ha contattata su facebook, chi mi ha chiamata al cellulare e chi mi ha addirittura telefonato a casa. Poi mi è stato consigliato di parlare apertamente di ciò che mi è accaduto sul web, per mettere in guardia altri e far presente che quello che è successo a me potrebbe capitare ad altre persone, e magari essere evitato. Anche se ad oggi non saprei dire come.
L’11 aprile scorso ho controllato la mia posta elettronica dal cellulare la mattina presto. Dopo pranzo, eccomi a fare la stessa cosa. Però, sorpresa delle sorprese, non riuscivo ad entrare nella mia casella di posta elettronica. Ho provato ad accedere anche dal computer ma senza successo. Qualcuno era entrato nella mia casella di posta elettronica Gmail, aveva cambiato la password e l’aveva successivamente chiusa.
Ho provato, anche con l’aiuto di un tecnico, ad accedere inserendo il cognome segreto che avrebbe dovuto seguire il nome che avevo scelto, ma qualcuno aveva cambiato anche quello. Stessa sorte per il numero di cellulare, il mio, che sarebbe dovuto essere una ulteriore garanzia per riprendermi la mia casella di posta. Ero un’estranea per la mia casella di posta elettronica personale e di lavoro.
Non ho potuto neanche ricreare un indirizzo di posta uguale.
Ma non è tutto. A molti indirizzi di posta presenti nella mia e-mail rubata, è arrivata una e-mail che non ho certo inviato io, in cui spiegavo di essere all’estero e di avere bisogno di soldi e chiedevo di inviarmeli a un indirizzo preciso di Liverpool tramite “money gram”. Chi ha mandato questa e-mail lo ha fatto facendo comparire il mio nome e cognome, legato però all’indirizzo stefano.frea@gmail.com (che non conosco e forse neanche è un indirizzo reale, o appartiene a qualcuno che non c’entra niente), oltre che a un mio fantomatico indirizzo e-mail yahoo che non ho mai avuto e aggiungendo alla fine dell’e-mail, come faccio di solito, il mio sito internet e il mio numero di cellulare, però sbagliato in una delle cifre.
Con la posta Gmail, sono stati chiusi di conseguenza tutti gli annessi e connessi, e cioè il mio account Google+, il canale YouTube LeQuadrobambole e il blog LeQuadrobambole.
Non è arrivato alla mia e-mail secondaria nessun avviso di entrata anomala e cambio della password.
Ho fatto una denuncia ai carabinieri.
Qualche mese prima, invece, all’e-mail di riserva era arrivata una notifica di entrata anomala: qualcuno era entrato e aveva cambiato la password e il cognome segreto di Gmail. Però, avendo il ladro fatto solo questo, ero riuscita a rientrare. L’IP rimandava all’Ungheria. In quel caso, avevo fatto una denuncia alla polizia postale.
Ma non è ancora tutto. Nei mesi scorsi, qualcuno aveva cambiato la password della mia e-mail secondaria di Libero. In quel caso, facilmente ero rientrata, modificando di nuovo la password.
Ma di nuovo non è tutto. Sempre nei mesi scorsi, avevo ricevuto notifica nella e-mail ad oggi rubata e chiusa, di entrate anomale su facebook. Anche in quel caso, avevo cambiato password.
Che sia sempre la stessa persona? O forse è solo un caso?
Mi è stato detto che per entrare nella mia posta Gmail e cambiare i parametri che io avevo dato, l’autore del fatto deve essere un esperto informatico. Qualcuno ha azzardato che la chiusura della mia casella di posta sia stato un dispetto.
Pare però che in internet più di una persona lamenti che qualcuno sia entrato nella propria posta Gmail e abbia cancellato alcune e-mail o chiesto soldi.
Ho saputo che è successo qualcosa di simile con Yahoo ma per la vittima è stato relativamente facile riprendersi la propria casella di posta elettronica. Con Gmail, non c’è nessuno da contattare. Ho poi trovato un modulo in inglese da compilare ma la risposta, in cui mi si diceva che non potevano fare niente, è arrivata poco dopo: che sia una risposta standard?
Mi chiedo soltanto: è possibile che una casella di posta Gmail sia un così facile bersaglio e che chi viene derubato del proprio indirizzo di posta finisca per venire considerato definitivamente un estraneo dalla propria casella Gmail?
È possibile che siamo tutti bersagli in internet, con pochissime possibilità di difesa?
È possibile che ogni casella di posta, ogni account in un social network e quant’altro siano facili bersagli con un punto rosso al centro?
Meraviglie inaspettate
Le 10 cose che non devi fare mentre sto leggendo
1. Non mi parlare! Non devi cominciare nessun discorso mentre sto leggendo! Se parli sottovoce è la stessa cosa, non è che mi disturbi di meno! E non puoi neanche farmi una domanda, no, nemmeno una semplice, no, neanche chiedermi che ore sono, no, neanche chiedermi cosa sto leggendo!
2. Non mi dire che potrei usare un dispositivo elettronico al posto del libro che ho tra le mani, perché solo un libro di carta ha un odore, un suo peso, una particolare consistenza e una sua unicità!
3. Non rompere, se siamo al mare o in montagna, sostenendo che dovrei abbronzarmi invece di leggere! Abbronzarsi fa invecchiare la pelle, leggere mantiene giovane la mente!
4. Spero vivamente che non mi arrivi una tua telefonata a casa o al cellulare mentre sto leggendo, perché ti liquiderei in cinque minuti!
5. Non accendere la radio o la tv mentre sto leggendo!
6. Se stiamo a letto, io sto leggendo e tu vuoi dormire, spegni la lampada dal tuo lato ma non avvicinarti alla mia!
7. Che sia mattina presto, tarda sera, notte fonda o pomeriggio, che siamo in aereo, in treno o in autobus, evita la frase: “Ti sembra questo il momento di leggere?”.
8. Quando leggo, evita di fissare sia me che il mio libro!
9. Non ti azzardare a dirmi che hai visto il film e sai come andrà a finire la storia che sto leggendo, perché io voglio terminare il libro per saperlo!
10. E no, no, no, non pensare neanche di propormi di venire al cinema con te, così mi risparmierei ore di lettura, perché ti chiudo fuori casa!
Divento aggressiva quando leggo? 😉
Giornata mondiale per la libertà di stampa
Oggi è la Giornata mondiale per la libertà di stampa. Pensavo che se ne sarebbe parlato di più… o meglio, pensavo che se ne sarebbe parlato… I social network sono un po’ il polso della società e sembra che la libertà di stampa non sia un argomento di particolare interesse. Peccato.
Il buongiorno si vede dal mattino, e confermo!
Ore 4.13
Mi sveglia uno strano “auauau”: è Shiva, il mio cane, che piange, perché i miei non l’hanno fatto dormire in camera. Il motivo è semplice: ha paura dei temporali e si arrampica dappertutto.
Non riesco a riaddormentarmi.
Ore 5.30
Mi alzo.
Fanno rientrare Shiva in camera.
Ore 7.00
Sono alla stazione del treno ma il primo treno utile è segnato alle 8.40: il tabellone non funziona.
C’è la nebbia; alla stazione successiva c’è il sole.
Ore 8.40
Eccomi sotto la redazione. Sono arrivata con molto anticipo per evitare problemi con i mezzi, visto che è un giorno festivo. Decido di prendermi un cappuccino. Il bar sempre aperto è chiuso; in quello aperto stanno lavando il pavimento. Chiedo: “È aperto?”. Mi rispondono: “No!”.
Ore 8.50
Entro in redazione ma prima prendo un cappuccino e una merendina alla macchinetta.
Arrivano due persone, salutano. Li risaluto. Mangio la merendina, finisco il cappuccino; vado in bagno e mi guardo allo specchio: avevo la faccia sporca di cioccolata.
Ore 9.00
Entro in redazione e mi chiedono: “Elisa, come mai qui?”.
Evidentemente ci eravamo capiti male, mi aspettavano domani! Ormai ci sono, quindi resto e comincio a lavorare su un’intervista.
Provo a contattare una persona ma è irraggiungibile all’estero. La trovo lo stesso ma sta per prendere un aereo e gli costa troppo fare l’intervista per cellulare dall’estero.
Provo con un altro: tornerà in sede solo a mezzogiorno e non ha un cellulare, perché è contrario.
Provo con un altro ancora: il numero di cellulare che ho è inesistente! Chiamo una mia gentilissima ex collega che però riesce a darmi soltanto la sua e-mail.
Ma nel frattempo ho risolto: ho intervistato un’altra persona ancora, dopo aver avuto per gentile concessione di un’anima buona il suo numero diretto!
Ore 15.10
Mangio due tramezzini, alla faccia della dieta!
Ore 15.30
Esco dalla redazione. Gli autobus riprenderanno a circolare dalle 16.30!
Vado verso la metro, o almeno così credo: non la trovo. Chiedo a un poliziotto: avevo preso la direzione opposta!
Arrivo sudata alla metro.
Ore 16.45
Dopo aver preso due metro, corro al treno, è ancora fermo: le porte sono chiuse e mi parte davanti. Devo aspettare mezz’ora.
Ore 17.47
Sul treno, mi metto a scrivere con il cellulare: s’impalla.
Ore 17.55
Scendo dal treno ma, causa contrattempo, devo aspettare dieci minuti che mi vengano a prendere.
Ore 18.30
Per fortuna mi ha risollevato la giornata il gelato alle fave e pecorino! Chissà perché a qualcuno non piace?
Ore 20.00
Arrivo a casa. Sono stanca morta. Ceno. Un bicchierino di limoncello mi aiuta a sopravvivere.
Ore 22.00
Adesso posso andare a dormire? A proposito, lavoro anche domani!
E buon Primo Maggio a tutti!
Stella alpina
Verde e rosso
Ho trovato, ho trovato…
Squilla un telefono in una sala d’aspetto e parte una canzoncina: “Ho trovato, ho trovato, il vestito è un po’ antiquato ma, se noi ci diam da fare, si può rimodernare…”. Per chi non l’avesse ancora riconosciuta, è la canzoncina del cartone animato Disney “Cenerentola”, cantata dai topolini che decidono di sistemare un vecchio vestito che apparteneva alla mamma della protagonista. Ma torniamo a noi. Mi aspettavo di veder rispondere una ragazzina o una ragazza al telefono che squillava e seguendo il suono ho sposato lo sguardo verso la sua fonte: il cellulare di una signora sulla settantina, occhiali, capelli sale e pepe; una signora che aveva più qualcosa della fata madrina, la Fata Smemorina, che di Cenerentola. Chissà, forse a scegliere quella suoneria per lei è stata una nipotina piena di sogni e fantasia, e magari lei ha accettato di buon grado. Resta il fatto che questa suoneria mi ha messa di buonumore. 🙂 È proprio vero: si può continuare a sognare a qualsiasi età!
Tortine di polenta
Ecco una delle mie ricette preferite del Ratatouille di questo blog! 🙂
Per tre persone
Facile
Ingredienti:
Farina di polenta istantanea Gr.160
Acqua ml.640
Sale seguire le indicazioni
Affettato q.b.
Passata di pomodoro ml.300
Aglio 1 spicchio
Uva sultanina Gr.40
Burro 1 noce
Olio E.V.O. 1 cucchiaio
Olio aromatico q.b.
Vino o liquore amabile 1 cucchiaio
Preparazione:
Comporre affettato a pezzettoni o listarelle secondo questi abbinamenti:
pancetta, prosciutto cotto e fontina;
salame felino e prosciutto crudo dolce;
coppa, speck e trito di sedano zuccherato…
ma la fantasia e l’esperienza saranno senz’altro buone consigliere.
Cuocere la farina di polenta secondo le indicazioni sulla confezione. In linea di massima le proporzioni sono quelle indicate sopra. Nel mentre aggiungere un cucchiaino di sale.
A metà cottura aggiungere l’affettato preparato e completarla mescolando delicatamente gli ingredienti.
Per il porzionamento si possono scegliere vari metodi:
Stampi, forme tonde a torta o tortino, forme fantasia…
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente.
Nel mentre soffriggere in una casseruola, senza bruciarlo, l’aglio precedentemente ferito.
Aggiungere la passata e cuocere a fuoco lento finché non si sia ritirata e compattata.
Tritare l’uva sultanina, aggiungerla al sugo e cuocere per dieci minuti aggiungendo, se occorre un po’ d’acqua.
Aggiungere l’olio.
Quando il sugo sarà ben compattato perdendo buona parte dell’umido, togliere l’aglio, aggiungere la noce di burro e spegnere il fornello continuando a mescolare finché non sia tutto sciolto.
Composizione:
Piatto tondo e piano.
Versare dell’olio aromatico come base.
Porre al centro il panetto di polenta.
Se piace, versare sul panetto un cucchiaio di porto, sherry, lambrusco… o comunque vini amabili rossi.
Versare sul panetto il sugo. Si può anche debordare creando un effetto “cascata”, stando attenti a non far cadere il sugo sull’olio di base!
Buona degustazione!