Pensieri su… “La bisbetica domata”

Ecco la storia della bella Katherina, una donna dalla lingua tagliente, e di Petruccio, che decide di sposarla per la ricca dote senza averla mai vista. Si innamoreranno davvero? Shakespeare non lo specifica ma io credo di sì.

Un libro che merita veramente di essere letto, immaginando che sia recitato, e soprattutto una commedia teatrale che merita di essere vista. Ho letto “La bisbetica domata” (Feltrinelli 2019) nella traduzione di Iolanda Plescia, con un’introduzione di Nadia Fusini, testo originale a fronte, ed è un’edizione che davvero merita. Continua a leggere

Pensieri su… “Quelli che incontri a Roma e poi te li scordi”

Nato dalla tesi di laurea dell’autrice Elisa Martino, “Quelli che incontri a Roma e poi te li scordi” (Pan di Lettere) è una vera chicca. Per restare in tema, ho usato come segnalibro un Birg (biglietto giornaliero) utilizzato sui mezzi pubblici di Roma.

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Pensieri su… “Piccolo manuale di sopravvivenza per coppie”

Un libro scorrevolissimo che si legge in poco tempo il “Piccolo manuale di sopravvivenza per coppie” di Luciano Grigoletto (Edizioni San Paolo 2018).

Il libro fornisce degli esempi di dialoghi della vita di coppia comuni a molte persone. Discorsi tra i componenti di un rapporto a due, un uomo e una donna, che dimostrano come a volte i punti di vista possano essere completamente diversi e sia possibile non capirsi, pur parlando la stessa lingua e volendosi bene allo stesso modo. Continua a leggere

Segnalibri vincenti!

Sono risultata tra i primi cento finalisti dei quasi mille partecipanti al concorso indetto da Edizioni NPE che prevedeva la realizzazione di alcuni segnalibri. Non me l’aspettavo assolutamente!

Nell’e-mail che ho ricevuto c’era scritto: “Essendo tra i primi 100 vuol dire che avete fatto un ottimo lavoro e vi esortiamo a partecipare ancora in futuro, perché la prossima potrebbe essere la volta buona!”

Vorrei ringraziare NPE – Nicola Pesce Editore per aver apprezzato i miei segnalibri e per avermi regalato un buono da spendere nel loro sito edizioninpe.it.

Ed ecco il mio bottino di fumetti:

– “Detective Smullo – Mi sa che ho ucciso l’Uomo Ragno” (2014) di Davide La Rosa e Fabrizio Di Nicola

– “Questa è una storia di fantasmi” (2016) di Spampino

– “Commenti memorabili” (2015) di Fabrizio Biasibetti

Non vedo l’ora di leggerli!

Chi siamo e cosa siamo

Nella vita abbiamo due facce: chi siamo e cosa siamo. Cosa siamo è la faccia che tutti vedono: siamo un avvocato, un ingegnere, uno spazzino o una commessa. Chi siamo è quello che siamo dentro, nel cuore, nell’anima. Spesso la gente si ferma al cosa siamo e saluta il medico o l’architetto già da lontano, facendo appena un piccolo cenno al giardiniere o all’imbianchino. E dimenticando chi sono effettivamente quelle persone. Magari ci troviamo di fronte a un costruttore malato di superbia oppure davanti a un cameriere dal cuore d’oro. Io preferisco salutare chi è una persona, non cos’è.

Purtroppo spesso siamo noi stessi a considerarci per cosa siamo e non per chi siamo. È facile dire a un cassaintegrato di essere un fallito o a una casalinga che non ha mai lavorato. Ma ognuno di noi ha una storia e una strada da percorrere. L’importante è mettercela tutta e fare del proprio meglio, impegnarsi sempre in ogni cosa: nel lavoro e con la famiglia, nelle piccole e nelle grandi cose. E se ce l’avremo messa tutta e avremo dato il massimo, anche non avendo raggiunto grandi traguardi agli occhi degli altri, avremo fatto la nostra esperienze di vita e potremo essere orgogliosi di chi siamo.

Pensieri su… “Il diavolo in corpo”

“Il diavolo in corpo” di Raymond Radiguet è un altro di quei libri che non avrei mai immaginato di leggere. L’ho trovato in una bancarella di libri usati insieme ad altri libri, dai quali ho scoperto solo in seguito che erano stati realizzati altrettanti film. Dal libro di Radiguet infatti è stato liberamente tratto il film “Diavolo in corpo” di Marco Bellocchio (1986), che non ho visto.

Ho apprezzato molto il contributo “Racconto di un traduttore d’occasione” di Francesca Sanvitale, che ha tradotto questo romanzo in italiano nell’edizione l’Unità/ Einaudi del 1989, quella che ho letto. Un contributo che vi consiglio di leggere per quanto riguarda sia la traduzione di questo romanzo, che il processo traduttivo in generale.

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